Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMMAGINARE e IMAGINARE.
Apri Voce completa

pag.112


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
IMMAGINARE e IMAGINARE.
Definiz: Att. Fingere, Figurare, Rappresentare al vivo, nell'intelletto per immagini; riferito sia a cosa reale, sia a sentimenti interiori, ed affetti, sia a cosa meramente possibile.
Dal lat. imaginari. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Maestro, se non celi Te e me tostamente, i' ho pavento Di Malebranche: noi gli avem già dietro: Io gl'immagino sì, che già gli sento.
Esempio: E Dant. Purg. 4: Come ciò sia, se il vuoi poter pensare, Dentro raccolto immagina Sion Con questo monte in su la terra stare Sì, che ambedue hanno un solo orizzon, E diversi emisperi.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. 92: Maravigliandomi in cotale fantasia e paventando assai, immaginai alcuno amico che mi venisse a dire: Or non sai? la tua mirabile donna è partita di questo secolo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 105: L'opra fu ben di quelle, che nel cielo Si ponno immaginar, non qui fra noi, Ove le membra fanno all'alma velo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 643: Umani corpi già veduti accesi; li quali mi parea tutta via vedere, e così imaginava che dovesse diventare io, e però m'intrava paura.
Esempio: Med. L. Op. 4, 111: Quand'altri sente qualche continova ed articolata voce, la immaginazione nostra si accomoda quella tal voce a quello che allora più immagina, ed immaginando le pare articolata tal voce, dandole quel senso e facendole dire quello che più desidera: e comunemente sonando campane, cadendo un'acqua continova, par che questo tal suono dica quella tal cosa che vuole colui che la immagina.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 38: La cosa immaginata alla verità di quello che s'immagina al tutto mai non aggiugne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 52: Ch'ha (chi ha) visto toro a cui si dia la caccia,... Correr mugliando, e trarre ovunque corre I cani seco, e non potersi sciorre; Imagini ch'Orlando fosse tale, Che tutti quei guerrier seco traea.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 18: Qual semplice bambin mirar non osa Dove insolite larve abbia presenti; O come pave nella notte ombrosa, Immaginando pur mostri e portenti; Così ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 249: Prometeo vedendo questo, immaginava seco stesso una nuova Lucrezia o nuova Virginia.
Definiz: § I. E assolutam. –
Esempio: Dant. Parad. 31: E s'io avessi in dir tanta divizia, Quanta ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 65: Perchè dì e notte gli occhi miei son molli? Misero me! che volli, Quando primier sì fiso Gli tenni nel bel viso, Per iscolpirlo, immaginando, in parte, Onde mai nè per forza, nè per arte Mosso sarà.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 823: Più eccellentemente l'omo immagina, che non dice; e niente di meno dice [Dante] che, se tanta fusse in lui la potenzia del dire, quanto quella dello immaginare, non ardirei, ec.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 4: Delle cose finte è madre l'idea tratta dalla mente umana di dentro la natura istessa, ove è contenuto quanto col pensiero ogni mente, o intendendo o immaginando, scolpisce.
Definiz: § II. E in costrutto con le particelle pronominali. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 37: Benchè con una sola parola dinanzi agli occhi della mente questa nostra miserabile patria porre vi potessi, dicendovi che di vederla tutta dissimile e diversa da quella che veder solevi già, v'immaginaste,... voglio nondimeno, ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 399: Vorrai tu dir d'immaginarti cose maggiori di quelle, che Dio possa operare?
Esempio: Dat. Eseq. 8: Credo che oramai ciascheduno si vada imaginando che nobil veduta facessero gli addobbi funebri, aggiunti agli usati ornamenti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 528: Chi sa immaginarsi una grida tale eseguita, deve avere una bella immaginazione.
Definiz: § III. Vale anche Richiamare, Rappresentare novamente, al pensiero la immagine di chicchessia o checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 27: In su le man commesse mi protesi, Guardando il fuoco e immaginando forte Umani corpi già veduti accesi.
Esempio: Bocc. Filoc. 254: Era [Florio] tanto nello imaginar la sua Biancofiore, che, nè per la venuta di costoro, nè per lo loro saluto, si mutò nè cambiò aspetto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 643: Immaginando forte; cioè pensando ne la mia imaginazione, Umani corpi già veduti accesi.
Esempio: Leopard. Poes. 176: E d'ogni intorno era terribil cosa Il volar polve e frondi e rami e sassi, E il suon che immaginar l'alma non osa.
Definiz: § IV. E per Figurarsi nella mente, Fingere, sognando, delirando, e simili. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 92: Mi giunse uno sì forte smarrimento, ch'io chiusi gli occhi e cominciai a travagliare come farnetica persona, ed immaginare in questo modo: che nel cominciamento dell'errare che fece la mia fantasia, mi apparvero certi visi di donne scapigliate, che mi diceano, ec.
Esempio: E Dant. Rim. 111: Eran sì smagati Gli spirti miei, che ciascun giva errando: E poscia immaginando, Di conoscenza e di verità fuora, Visi di donne m'apparver crucciati, Che mi dicien: Morra'ti pur, morra'ti.
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 31: Un borghese,... Un paio di buoi, dormendo, immaginava D'un suo vicin, che gli teneva cari, E volevagli pur sanza danari.
Definiz: § V. E altresì Vedere in tale o tal modo per effetto d'immaginazione alterata. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 62: Siccome coloro che inebriano del vino, immaginano le figure alterate, cioè scambiate; così ec.
Definiz: § VI. E detto figuratam. di cosa reale, vale Rappresentare in figura, Figurare, riferito ad altra cosa reale. –
Esempio: Dant. Conv. 283: Cominciando dall'A, nell'U quindi si rivolve, e viene diritto per I nell'E, quindi si rivolve e torna nell'O; sicchè veramente immagina questa figura A, E, I, O, U, la qual è figura di legame.
Definiz: § VII. Pur figuratam., riferito a parola, discorso, precetto, e simili, si usò per Imprimere, Fermare, nella immaginazione, nella memoria, e simili. –
Esempio: S. Bern. Pist. 33: Quando ti vince il peccato dell'accidia, prendi questa scrittura, e leggendola con affetto, immaginala bene e diligentemente nel cuore.
Esempio: Stor. Barl. 59: Io conosco bene che questo barone ha parole molto profondissime, e voi l'avete 'maginate nel vostro cuore e nella vostra mente.
Definiz: § VIII. E per semplicemente Concepire, Pensare, Ideare, usato spesso in locuzioni enfatiche. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 85: Poi che più cose imaginate s'ebbe, Pensa scriverle alfin quanto gli accada.
Esempio: Varch. Stor. 1, 50: Si soffersero acerbissimamente tutte le maniere di tutte le miserie e calamità che si possono immaginare.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 205: Furon poi rinetti da lui medesimo (i due angeli gettati in bronzo) con quanta diligenza sia possibile immaginarsi.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 378: Ed il modo quantunque malagevole, non è però impossibile a immaginarsi da ingegnose persone.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 17: E questo è quello che io so immaginarmi intorno agli uomini di ingegno.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 275: Qui comincia il capitolo a squadernarmi in faccia mille rimproveri e molte cosette di me che non avrei immaginate mai.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 225: Io credo in contrario che se Crisippo avesse avuto nel cervello un poco di sale in vece dell'anima, non avrebbe immaginato uno sproposito simile.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 516: Dopo l'espressioni più forti che si possano immaginare di pietà e di terrore, ec.
Definiz: § IX. Vale comunemente Credere, Reputare, Figurarsi, Mettersi in testa, e simili, costruito spesso con le particelle pronominali. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Tu immagini ancora D'esser di là dal centro.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 213: Eulogio non rispondendo, immaginandosi che alcuno di quelli suoi discepoli avesse così nome, e che lui non chiamasse, Antonio disse: ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 308: S'imaginano che le donne a casa rimase si tengano le mani a cintola.
Esempio: E Bocc. Amet. 18 t.: Vede una graziosa via, la quale alla casa delli iddii non una volta, ma molte s'imaginò ch'ella andasse.
Esempio: Ar. Orl. Fur. 29, 37: Aveasi imaginato il Saracino, Che per gir spesso a rischio di cadere Dal ponticel nel fiume a capo chino, Dove gli converrià, molt'acqua bere, Del fallo a che l'indusse il troppo vino, Dovesse netto e mondo rimanere.
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 378: Direte voi anco che si fusse immaginato di essere luogotenente con quella tanta autorità?
Esempio: Tass. Gerus. 2, 8: Tosto n'avvisa il re, ch'alla novella Ver lui si mostra fieramente irato; ed immagina ben, ch'alcun fedele Abbia fatto quel furto, e che sel cele.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 101: Ma quando la storia ci costringe a credere a molte e verisimili testimonianze di scrittori, dobbiamo imaginarci che qualche passione discordante dal senso.... tira a sè l'opinione.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 79: Solo immaginai che nascesse disputa dell'utilità o del danno di tali osservazioni, ma non mai della verità.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 273: Di tal acqua nel mondo superiore Ne farete, m'immagino, gran smercio?
Definiz: § X. E per Considerare, Riflettere, Pensare, Fare su checchessia tale o tal ragionamento, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 159: Providono aforzarsi con lui oltrarno, imaginando: Se noi perdiamo il resto della città, qui rauneremo nostro sforzo.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 38: Per che, molte cose divisate seco, imaginò: il luogo è assai lontano di qui, e niuno mi vi conosce; se io so far vista d'esser mutolo, per certo io vi sarò ricevuto.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 278: Pur immaginando che maestro Alberto gli l'avea accattato (lo scultore), e che valentre artista di ciò dovea essere, si fermò di sofferire la sua fantasia, e dare alla sua opera effetto.
Definiz: § XI. Vale anche Divisare, Deliberare, Proporsi, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 211: Lo quale Eulogio considerando e avendogli compassione, immaginossi di menarlosi a casa.
Esempio: Bocc. Laber. 3: Dopo molto averla chiamata (la morte), conoscendo io che essa, più che altra cosa crudele, più fugge chi più la desidera, meco immaginai di costrignerla a trarmi del mondo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 119: Atteso che non è possibile veder la più bizzarra orca marina, ne la più capricciosa di quella che si immaginò di dipignere Piero, ec.
Definiz: § XII. E per Prevedere, Presentire, e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 63: Alla città n'andorno.... Rinaldo immaginò la lor venuta: Fecesi incontro al suo cugin possente.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Ma io m'imagino apunto quello che voi volete; ch'i' vi dia qualche aiuto.
Esempio: Varch. Stor. 1, 62: Alla quale sentenza cominciò Alessandro Pucci e Palla e gli altri che l'intenzione del Papa sapevano, o se l'immaginavano, a contrapporsi.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 36: Ed io m'immagino quello che tu farai.
Definiz: § XIII. E altresì per Inventare, Trovare colla mente, ed anche Conoscere per penetrazione d'intelletto, Divinare. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 115: Essa seco stessa immaginando come fatto esser dovesse, ferventemente di lui s'innamorò. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 72: Poi che si vide il traditore uscire Quel ch'avea prima disegnato in vano, O da sè torla o di farla morire, Nuovo argomento imaginossi e strano.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 11, 27: Il detto mio non erra, Che ben fu il più crudele, e il più di quanti Mai furo al mondo ingegni empj e maligni, Ch'imaginò si abominosi ordigni.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 198: Nè mai col pensiero faceva altro che macchinare e immaginarsi cose ingegnose e difficili.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 22: Gli mancava [da fare] poi quella (la testa) di Giuda, che anco gli metteva pensiero, non credendo potersi imaginare una forma da esprimere il volto di colui, che dopo tanti benifizj ricevuti, avessi avuto l'animo sì fiero, che ec.
Esempio: Magal. Com. Inf. 4: Il sentimento di questi versi suppone necessariamente la notizia della circolazione del sangue; la quale, a dir vero, se fosse stata immaginata, non che riconosciuta, dal Petrarca, non ha del verisimile ch'ella si fosse morta nella sua mente, ma da lui conferita e discorsa con altri,... avrebbe mossa fin d'allora la curiosità de' medici.
Definiz: § XIV. Immagina, Immaginati, S'immagini, e simili, si usano per una certa enfasi a denotare affermazione, assentimento, ammirazione, maraviglia, e simili.